Grounding e Scarpe barefoot: alla ricerca del radicamento e del comfort naturale

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Grounding e Barefooting: Radicarsi per ritrovare la connessione con Madre Terra

Il nostro corpo è un Eco-sistema aperto a tutto e a tutti, la nostra biografia, tanti aspetti che sono diventati normali nella nostra quotidianità ad esempio i modi in cui ci muoviamo, ci spostiamo, lavoriamo, l’abbigliamento e le scarpe che indossiamo più dettati dalle mode che da logiche di praticità e funzionalità. Le suole in gomma, le scarpe dai design improbabili, le ore e i giorni passati seduti o in piedi svolgendo le stesse mansioni, non sono nella nostra natura. A quante sollecitazioni è sottoposto il nostro corpo, i nostri piedi? E quanta importanza, attenzione e valore gli diamo? Prendere consapevolezza è il primo passo.

La pratica del Grounding o “messa a Terra”

Siamo nati per vivere in mezzo alla Natura, per muoverci, abbiamo dimenticato un po’ come si fa ma possiamo riprendere consapevolezza e apprezzare il fatto che i nostri corpi sono antichi, primitivi, aborigeni. Hanno milioni di anni di evoluzione. Ogni dettaglio della nostra anatomia, fisiologia e psicologia è il risultato di questa lunga storia, migliaia e migliaia di generazioni vissute all’aperto in ambienti selvaggi, naturali. Non viviamo più in tribù, come da animali-uomo abbiamo fatto per la maggior parte del nostro tempo su questa terra. Viviamo perennemente chiusi in “scatole” più o meno grandi, sempre più separati gli uni dagli altri.

La pratica del Grounding (Radicamento) significa tornare alla nostra natura, esplorare in ogni momento l’appoggio dei piedi al suolo, il punto di connessione e assorbimento delle forze della Terra. A piedi nudi percepiamo il contatto diretto con il mondo, una pratica di naturale “messa a Terra” che ci consente di interagire con il nostro ambiente in modo fisico e riappropriarci della parte più istintiva di noi stessi.

Pada Bandha: Radicarsi nel qui e ora

Il Pada Bandha è una tecnica yoga che collega il corpo dello yogi con la terra attraverso i piedi. Il termine deriva dal sanscrito pada, che significa “piede”, e bandha, che significa “legame”, “unire insieme” o “afferrare” ci aiuta a sentire questa stabilità e forza che arriva e ci pervade.

Possiamo percepire Pada Bandha in ogni posizione in piedi, portando l’attenzione ai tre punti d’appoggio sotto l’alluce, il mignolo e al centro del tallone. Quando sentiamo forti i punti che poggiano a terra, tracciamo una linea immaginaria dal tallone alla base del mignolo, poi dalla base del mignolo alla base dell’alluce e infine dalla base dell’alluce al tallone. Percependo questo triangolo di appoggio con più consapevolezza e guidati dal nostro respiro, portiamo l’attenzione alla zona centrale del piede e sentiamo che l’arcata plantare centrale si attiva venendo richiamata verso l’alto.

Il piede rappresenta lo Yin nella sua capacità di fermarsi e lo Yang nella sua capacità di movimento

Nella posizione dell’albero, Vrikshasana, dai piedi attivati in Pada Bandha si usa immaginare due grandi e forti radici che scavano nella Madre Terra per prendervi nutrimento, forza e stabilità, creando e riscoprendo un legame con le forze naturali troppo spesso perduto. A questa idea di radicamento si associa un’immagine statica di quiete, dello stare come un albero, centrati, mentre tutto scorre, il respiro si calma e la mente lo segue. La posizione dell’Albero migliora l’equilibrio fisico e quello emotivo, per allenarsi a perseguire i propri obiettivi, nonostante gli ostacoli, imparando a stare con quello che c’è e sviluppare la pazienza.

Barefooting: Come ogni passaggio la gradualità è fondamentale

Camminare a piedi nudi e o con scarpe minimaliste, simbolicamente rappresenta la nostra capacità di percorrere un Cammino e una Via. Acquisire la capacità di camminare con sicurezza, fidandoci della Terra che ci sostiene e con un giusto ritmo riflette il nostro equilibrio interiore.

Con le scarpe minimaliste torniamo a camminare come i nostri antenati, nel modo più semplice e naturale possible: i nostri muscoli, nervi e articolazioni sono collegati tra loro e tutto questo parte dai nostri piedi, 26 ossa, 33 articolazioni e più di 100 muscoli, tendini e legamenti, le nostre radici per percepire e muoverci nel mondo. Le scarpe barefoot (a piedi nudi) con le suole sottili consentono alle nostre piante dei piedi di riattivarsi e ai migliaia di sensori collegati al suolo di inviare al nostro cervello ciò che sentono (temperatura, informazioni legate al suolo, oggetti, ostacoli, ecc.). Per riabituarci dopo anni di posture errate, lavorando per ore seduti o in piedi, al contatto con il terreno, con la natura abbiamo bisogno di un passaggio graduale.

Alcune domande da farsi: Hai sempre usato tacchi, scarpe molto rigide? Ci sono delle problematiche di base della pianta del piede (piede piatto, alluce valgo), caviglia, altre articolazioni, schiena? Armati di pazienza, non demordere e fai dei test per escludere eventuali patologie.

All’inizio i recettori podalici sono inibiti dal continuo utilizzo di calzature tradizionali. Iniziare gradualmente permette di rinforzare i muscoli della fascia plantare con i tuoi tempi.

Preparazione
Consultare un Medico o il proprio fisioterapista di fiducia: Prima di apportare cambiamenti significativi al proprio regime di esercizio fisico, è sempre consigliabile consultare un medico, specialmente se si hanno preoccupazioni riguardanti la salute dei piedi o altre condizioni mediche.

Ricerca e Acquisto: Fai una lista delle tue esigenze (per sport, per lavoro, quanto tempo devi indossare scarpe al giorno? Se stai seduto/a tanto tempo avere dei calzini e scarpe barefoot potrebbe rivelarsi ancora più utile e il passaggio più graduale, i tuoi piedi si abitueranno man mano ad avere più spazio.

Se per lavoro devi stare tanto in piedi sentirai di più e più velocemente gli effetti, un utilizzo più graduale, da qualche ora per arrivare nel giro di qualche mese ad indossarle tutti i giorni. Indicativamente ci vogliono 2/3 mesi per abituarsi al cambiamento (è molto soggettivo, consultate i vostri specialisti di fiducia per qualsiasi necessità). Ci sono diversi marchi adatti per ogni esigenza, le mie prime sono state un paio di scarpe della Merrell, acquistate per sbaglio, i primi benefici che ho trovato sono stati sull’alluce valgo già dopo qualche settimana, e nei mesi successivi sulla colonna vertebrale (lombalgia e sciatalgia scomparse). Ho provato anche Belenka e Xero Shoes, poi nel 2021 ho trovato le Ahinsa cercando scarpe barefoot ma anche realizzate con materiali vegan e sostenibili e prodotte eticamente in Europa. I primi modelli provati sono stati gli stivaletti autunnali impermeabili e vegan Sundara e poi ho provato le slip-on sopranominate “le mie scarpette da Bruce Lee”, con le stesse caratteristiche ma adatte a tutte le stagioni (esclusi i mesi molto caldi), essendo impermeabili non permettono al piede di respirare mentre mantengono il piede asciutto nelle altre stagioni.

Ahinsa Shoes, scarpe create dal fisioterapista Lukas Klimpera, specialista nella riabilitazione della mobilità del piede, per esempio ha due categorie di scarpe, Barefoot e Comfort. Le Comfort sono ottime per iniziare, sono come le scarpe minimaliste, hanno in più una suola leggera e morbida che da un leggero sostegno. La si può togliere man mano senti che la pianta del piede e la caviglia che si rinforzano.

Disclaimer: non ricevo percentuali sulle vendite, nè è mia intenzione. Dopo essere stata una loro fedele cliente sono diventata dal 2023 tester Ahinsa, ricevo un paio di scarpe con ogni nuova collezione in cambio di opinioni oneste e costruttive sui prodotti in ogni loro aspetto.

Codice sconto del 15% sul sito Ahinsa: EMMA15

Ho scritto in questo blog post un’elenco di marchi barefoot per adulti e bambini, oppure cerca nei negozi dell’usato oppure anche su Vinted opzioni meno costose se hai dei dubbi, consiglio comunque di scegliere il più possibile marchi europei e scarpe realizzate in modo etico e sostenibile.

Fase di Transizione

Anche prima di passare alle scarpe minimaliste, puoi iniziare abituandoti a camminare a piedi nudi il più possibile, senza ciabatte in casa, preferibilmente anche senza calze, resistenza al freddo permettendo. Utilizza le scarpe più basse, flessibili e a pianta larga tra quelle che hai già disponibili. Inizia a valutare anche le tipologie di calze che indossi, puoi iniziare a cercare calzini con le dita oppure calze e calzini che permettono alle dita più libertà di movimento.

Adattamento: Indossa le scarpe per periodi brevi durante il giorno per abituare i piedi e aumenta man mano difficoltà, le scarpe barefoot offrono meno protezione rispetto alle scarpe tradizionali, ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi a questa libertà di movimento, puoi aumentare la distanza e o tempi in base alle tue sensazioni, cambia tipologie di terreno e pendenza e osserva come ti senti, potresti avvertire la sensazione di affaticamento (piedi, caviglie, polpacci).

Esercizi di Rafforzamento: Il passaggio alle scarpe barefoot richiede un adattamento muscolare. Considera semplice esercizi specifici di mobilità per rafforzare i muscoli dei piedi, aumentando sempre di più la difficoltà. Allenati, pratica Yoga o Pilates a piedi nudi e chiedi al tuo insegnante/istruttore consigli.

Ascolta il Corpo: Porta l’attenzione alle sensazioni nel tuo corpo, a eventuali segnali di disagio o dolore. Poi fare il passaggio nella maniera più graduale e rispettosa per le tue necessità.

Cautela
L’uso di scarpe barefoot potrebbe non essere adatto in presenza di determinate condizioni mediche o biomeccaniche. Ricorda sempre che la transizione alle scarpe barefoot è un processo e che può richiedere tempo per adattarsi completamente. È fondamentale essere pazienti e procedere con calma rispettando i propri tempi.

Scrivetemi nei commenti se avete qualsiasi dubbio o domanda!

Emma

Emma Hodea

Ciao!

SONO EMMA

Ciao sono Emma, insegnante di Yoga e Meditazione, Pilates e Operatrice Ayurveda. Sul blog scrivo dello Yoga come stile di vita, di come portare la meditazione, la calma e la presenza nella vita di tutti i giorni per stare nel Qui e Ora, consigli yogici per una vita più consapevole, sostenibile e gentile. 

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